Interventi di Chirurgia Plastica ed Estetica
La microchirurgia
Questa particolare tecnica chirurgica si avvale del microscopio operatorio che ingrandendo le strutture sulle quali si deve intervenire consente di operare su campi molto ridotti e di eseguire interventi chirurgici altrimenti impossibili "ad occhio nudo".
Si utilizza inoltre uno strumentario chirurgico apposito che consente di manipolare tessuti estremamente delicati e piccoli senza creare danni alla vitalità degli stessi.
Storicamente il microscopio in chirurgia è stato utilizzato per la prima volta nel 1921 da Nylen per trattare una otosclerosi.
Nel 1962 Malt effettuò il primo reimpianto di braccio usando il microscopio per riparare i vasi arteriosi sezionati dal trauma.
Nel 1972 Mc Lean ha compiuto il primo autotrapianto di tessuto confezionando anastomosi vascolari al microscopio e utilizzando un lembo microchirurgico di omento per riparare un grosso deficit a livello dello scalpo.
Furono poi Daniel e Taylor nel 1973 ad effettuare il primo trasferimento di tegumenti per via microchirurgica, utilizzando un groin flap per riparare una perdita di sostanza a carico dell'arto inferiore.
Le metodiche microchirurgiche in un primo tempo sono state utilizzate dunque dal Chirurgo Plastico soprattutto in ambito traumatico, consentendo di reimpiantare dita, mani e arti amputati in seguito a gravi incidenti stradali, domestici o lavorativi.
Successivamente la microchirurgia si è imposta anche nella patologia elettiva consentendo di trasferire una porzione di cute e/o muscolo e/o fascia e/o osso in aree deficitarie anastomizzando i vasi del tessuto trasferito ai vasi della zona ricevente.
La microchirurgia ha rivoluzionato la Chirurgia Plastica Ricostruttiva e rappresenta oggi quanto di più avanzato, efficace e risolutivo abbiamo a disposizione per risolvere patologie fortemente inabilitanti che fino a qualche anno passato non erano aggredibili chirurgicamente.