Chirurgia della mano
La mano reumatoide
L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica ad eziologia incerta con patogenesi autoimmunitaria ed evoluzione a poussées.
Essa interessa principalmente il terzo decennio e le donne. Si tratta di una malattia multiorgano con frequente interessamento delle articolazioni che risultano colpite da una sinovite generalizzata con progressiva distruzione della cartilagine articolare e possibile anchilosi ossea e rotture tendinee.
Focalizzando l'attenzione all'interessamento dell' "organo mano", spesso si riscontrano tipiche deformità come la deviazione a colpo di vento e le dita a collo di cigno con interessamento delle articolazioni MF, IPP, e polso.
Tipiche sono la rigidità mattutina accompagnata da dolore, che scompare dopo qualche ora e la diminuzione della forza di presa.
La diagnosi viene posta in base a criteri ben codificati (criteri ARA) che prendono in esame dati clinici, radiologici e laboratoristici. Per quanto riguarda la terapia è fondamentale inquadrare la patologia in un contesto multidisciplinare, affrontando i vari aspetti sia da un punto di vista farmacologico, sia da un punto di vista chirurgico-riabilitativo.
Gli interventi che spesso deve affrontare il chirurgo comprendono: decompressione del nervo mediano, sinoviectomie, rimozione di osteofiti, artrodesi, artroplastiche e ricostruzioni-riposizionamenti tendinei.
Come in tutta la chirurgia della mano anche in questo caso i programmi riabilitativi sono indispensabili in quanto in grado di ridurre e prevenire le deformazioni mediante l'utilizzo di tutori e l'apprendimento dell'economia articolare.